Pochi giorni ha compiuto gli anni colui che secondo me è uno dei più grandi maestri della Moda italiana: GIORGIO ARMANI.
Non a caso è chiamato RE GIORGIO.
E voglio celebrarlo con l'ultima sfilata andata in scena sulle passerelle parigine.
Giorgio Armani è famoso per aver rivoluzionato il concetto di giacca innanzitutto, poi per l'uso di colori eleganti e discreti come il grigio e il blu. Ma ci ha particolarmente sorpreso nel vedere le prime fotografie della sfilata della linea haute couture Armani Privè per l'autunno inverno 2014-2015 a Paris Haute Couture.
I colori che sfilano sono nero, bianco e rosso. Giorgio Armani riporta in passerella piccoli echi di Giappone attraverso un uso sapiente di colori e dettagli, caratterizzati da pois che prendono vita in 3D su veli, velette e cappe di tulle; le linee dei cappotti si allargano sono di chiara ispirazione anni Sessanta e li tinge di rosso con ricami, grafismi geometrici di incastri e gemme brillanti.
Le giacche vanno ad arricchire e completare microabitini completamente incrostati di cristalli.
Giorgio Armani esprime anche la sua personale versione del capo principe di queste stagioni, gli shorts: sottili e regolari, mai troppo corti ma sempre sensuali, si accoppiano alle giacche per degli insoliti tailleur.
È un sottile gioco di equilibri, dove l'essenzialità dei capi over green quali giacche e linee pulite ed eleganti viene arricchita da tulle,ricami, cascate di applicazioni, dettagli di veli e velette. Giorgio Armani sempre più rimarca quella capacità creativa che continua indebitamente a farci sognare.
Non a caso è chiamato RE GIORGIO.
E voglio celebrarlo con l'ultima sfilata andata in scena sulle passerelle parigine.
Giorgio Armani è famoso per aver rivoluzionato il concetto di giacca innanzitutto, poi per l'uso di colori eleganti e discreti come il grigio e il blu. Ma ci ha particolarmente sorpreso nel vedere le prime fotografie della sfilata della linea haute couture Armani Privè per l'autunno inverno 2014-2015 a Paris Haute Couture.
I colori che sfilano sono nero, bianco e rosso. Giorgio Armani riporta in passerella piccoli echi di Giappone attraverso un uso sapiente di colori e dettagli, caratterizzati da pois che prendono vita in 3D su veli, velette e cappe di tulle; le linee dei cappotti si allargano sono di chiara ispirazione anni Sessanta e li tinge di rosso con ricami, grafismi geometrici di incastri e gemme brillanti.
Le giacche vanno ad arricchire e completare microabitini completamente incrostati di cristalli.
Giorgio Armani esprime anche la sua personale versione del capo principe di queste stagioni, gli shorts: sottili e regolari, mai troppo corti ma sempre sensuali, si accoppiano alle giacche per degli insoliti tailleur.
È un sottile gioco di equilibri, dove l'essenzialità dei capi over green quali giacche e linee pulite ed eleganti viene arricchita da tulle,ricami, cascate di applicazioni, dettagli di veli e velette. Giorgio Armani sempre più rimarca quella capacità creativa che continua indebitamente a farci sognare.
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